Cattive notizie oggi dal sito di Repubblica.it che pubblica l'elenco dei 1000 paesi ove è stata decisa la chiusura dell'Ufficio Postale. Fra questi purtroppo anche Fighille e Citerna....riportiamo l'elenco relativo alla provincia di Perugia.
Un colpo mortale alla vitalità di tanti piccoli paesi e un passo indietro di 50 anni.....
Nell'articolo si intravede tuttavia una flebilissima speranza che speriamo venga colta: "Non li vogliamo chiudere - chiarisce Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane - Quel report è una lista che siamo obbligati a inviare ogni anno all'autorità di riferimento, cioè all'Agcom. Però sono sportelli effettivamente sotto i parametri di economicità, quindi per non tagliarli stiamo raggiungendo accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi". L'idea, dunque, è questa. Visto che il volume del traffico postale continua a diminuire (-10 per cento nel 2011 rispetto al 2010), gli uffici devono riciclarsi. "Per esempio offrire al comune di occuparsi della cartografia digitale - spiega Sarmi - per un piccolo ente costerebbe circa 5 mila euro. Oppure aprire al cittadino una serie di servizi a pagamento, come il rilascio di certificati anagrafici o la possibilità di saldare il ticket sanitario". Un ufficio postale, insomma, che per sopravvivere nel paesino di montagna si deve fare anagrafe, sportello comunale, centro multiutility."
Nell'articolo si intravede tuttavia una flebilissima speranza che speriamo venga colta: "Non li vogliamo chiudere - chiarisce Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane - Quel report è una lista che siamo obbligati a inviare ogni anno all'autorità di riferimento, cioè all'Agcom. Però sono sportelli effettivamente sotto i parametri di economicità, quindi per non tagliarli stiamo raggiungendo accordi con gli enti locali per trasformarli in centri multiservizi". L'idea, dunque, è questa. Visto che il volume del traffico postale continua a diminuire (-10 per cento nel 2011 rispetto al 2010), gli uffici devono riciclarsi. "Per esempio offrire al comune di occuparsi della cartografia digitale - spiega Sarmi - per un piccolo ente costerebbe circa 5 mila euro. Oppure aprire al cittadino una serie di servizi a pagamento, come il rilascio di certificati anagrafici o la possibilità di saldare il ticket sanitario". Un ufficio postale, insomma, che per sopravvivere nel paesino di montagna si deve fare anagrafe, sportello comunale, centro multiutility."